Cronaca e risultati – Giorno 3

Cronaca e risultati del Giorno 3

Snooker – Individuale Uomini

Giorno 3 – Snooker Individuale Uomini: John Higgins riscrive la storia, Robertson d’argento, Wilson di bronzo
Il “Mago di Wishaw”, quarantanove anni e un pedigree infinito, completa la rimonta più emozionante del torneo battendo Neil Robertson in una finale decisa all’ultimo nero. Kyren Wilson chiude terzo dopo una corsa coraggiosa partita dai quarti di finale.

La grande vetrina olimpica ha trovato un nuovo capitolo di leggenda. John Higgins, quattro titoli mondiali in bacheca ma lontano dal grande alloro da quasi un decennio, si è presentato sul tavolo televisivo con la calma di chi conosce ogni piega del panno. Partita in salita: Robertson sfrutta un’apertura aggressiva (break da 86, poi un 71 pulitissimo) e scappa 2-0. Higgins risponde con la tattica spietata che ha fatto scuola: safety lunghe, pallino in sponda e inviti al rischio che l’australiano, pur in giornata scintillante, paga a caro prezzo. Sul 3-3 arriva la stoccata del campione scozzese: un clearance da 127 che ribalta l’inerzia e fa esplodere la curva tartan.

Il frame decisivo è un manifesto di nervi. Robertson, sotto 4-3 ma in spinta, costruisce un 54 prima di mancare una rosa in diagonale. Higgins torna al tavolo, cesella colpi difensivi, costringe l’avversario a un errore sul marrone e completa la ripulitura fino al nero finale, depositato in buca centrale con un leggero side sinistro. Il pugno alzato vale oro olimpico e consacra una longevità tecnica che non conosce eguali.

Alle loro spalle, Kyren Wilson si prende il bronzo superando Judd Trump in una semifinale al cardiopalma risolta allo shoot-out, e controllando poi Shaun Murphy nella finalina. Il “Warrior” ha mostrato la sua consueta freddezza in chiusura, firmando due break oltre il sessanta che hanno reso vana la rimonta dell’avversario.

Il podio di giornata, con due britannici e un australiano, ricorda da vicino gli albori internazionali dello snooker ma lancia un messaggio chiaro: il talento non invecchia, e il carisma di Higgins continua a dettare legge anche nell’era dei “modernisti” del break-building. Domani tocca alla gara a squadre miste: se le emozioni resteranno queste, il pubblico dell’Olympic Cue Arena è pronto a un’altra scorpacciata di colpi da maestro.

MedagliaAtletaNazione
🥇 OroJohn Higgins🏴󠁧󠁢󠁥󠁮󠁧󠁿 Inghilterra
🥈 ArgentoNeil Robertson🇦🇺 Australia
🥉 BronzoKyren Wilson🇬🇧 Gran Bretagna

Scacchi – Blitz Individuale Uomini

Giorno 3 – Blitz Individuale Uomini: Artemiev brucia tutti sul filo, Carlsen si ferma all’argento, Aronian completa il podio
Il russo Vladislav Artemiev piazza il colpo della carriera chiudendo il super-Swiss di 21 turni con 17 punti e mezzo, mezzo punto in più di Magnus Carlsen; decisivo lo sprint conclusivo in cui batte Dubov e strappa una patta tattica a Nepomniachtchi. Levon Aronian regola il gruppone degli inseguitori grazie a un tie-break perfetto e festeggia un bronzo che vale oro per l’Armenia.

La maratona lampo sembrava ancora un affare privato di Magnus Carlsen quando, a tre turni dalla fine, il norvegese conduceva con mezzo punto di vantaggio e un Buchholz già al sicuro. Ma Artemiev — silenzioso, sguardo basso dietro la mascherina — ha cambiato marcia proprio sul rettilineo: prima ha demolito la difesa Scandinava fuori libro di Daniil Dubov con un sacrificio di torre in f7 che ha fatto alzare il pubblico, poi ha disinnescato tutti i trucchi di Nepomniachtchi in un finale di alfieri dello stesso colore dove ha tenuto nervi e orologio (otto secondi contro tre) fino alla stretta di mano. Contemporaneamente Carlsen, sorpreso dall’apertura Veresov di Maxime Vachier-Lagrave, è inciampato in una ripresa di pezzo sbagliata e ha dovuto accettare la patta per perpetuo: sorpasso servito.

Il round decisivo ha offerto l’ultimo brivido. Artemiev contro Andreikin: il leader semplifica rapidamente in finale, offre patta che l’avversario — costretto alla vittoria per salire sul podio — rifiuta. Cinque mosse dopo un pedone passato sul lato di donna porta alla resa; intanto Carlsen schiaccia Aronian con un modello di finale torre-cavallo ma resta a mezza lunghezza, consapevole di aver pagato caro un singolo scivolone. Aronian si consola col bronzo superando Caruana e Dubov grazie a Sonneborn-Berger e vittoria nello scontro diretto.

Per Artemiev, 26 anni, è il primo oro olimpico e la conferma di un talento che nei ritmi veloci sembra trovare la sua dimensione naturale. «Magnus resta l’uomo da battere, ma oggi è la mia giornata», dirà a microfoni spenti, mentre il pubblico applaude un podio che mescola continuità e nuova generazione. Domani tocca al blitz femminile: se le scariche d’adrenalina saranno queste, prepariamoci a un’altra giostra di emozioni.

MedagliaAtletaNazione
🥇 OroVladislav Artemiev🇷🇺 Russia
🥈 ArgentoMagnus Carlsen🇳🇴 Norvegia
🥉 BronzoLevon Aronian🇦🇲 Armenia

Disc Golf – Individuale Uomini

Giorno 3 – Disc Golf Individuale Uomini: l’enfant prodige Gannon Buhr piega i big, Heimburg d’argento e lo show di Lizotte vale il bronzo
Sul tracciato boscoso di Fort Liberty il ventenne dell’Iowa confeziona un -14 da antologia e scompagina il pronostico, lasciando dietro il glaciale Calvin Heimburg e il funambolico Simon Lizotte. Un pomeriggio di drive mostruosi, putt decisivi e nervi d’acciaio che riscrive la geografia dell’élite mondiale.

Il racconto della finale parte dal tee della buca 12, un par-4 stretto fra querce e pino silvestre: qui Gannon Buhr ha piazzato il colpo che ha invertito il destino del torneo. Mentre Eagle McMahon e Paul McBeth faticavano a districarsi nel rough, il più giovane del field ha osato la linea esterna con un Destroyer in flex alto, atterrando a cinque metri dal canestro per un eagle che ha fatto vibrare gli spalti. Da quel momento la leadership non è più sfuggita: Buhr ha amministrato con freddezza chirurgica, infilando due birdie consecutivi sulle isole artificiali delle buche 15 e 16 e presentandosi al par-5 finale con due lanci di margine.

Dietro, Calvin Heimburg ha giocato la sua consueta partita di solidità granitica: fairway centrati con la regolarità di un metronomo, approcci senza fronzoli e un solo errore di lettura del vento che gli è costato l’eagle alla 17. Quel putt alto sul bordo sinistro del chain, sputato senza pietà, resterà la foto-rimpianto di una cavalcata comunque sontuosa chiusa a un solo colpo dal vincitore. A rallegrare il pubblico europeo ci ha pensato Simon Lizotte: il tedesco ha acceso gli highlight con un roller da 160 metri alla buca 9 e un backhand sopra le chiome alla 13, risalendo la classifica fino al -11 complessivo che gli consegna un bronzo sudatissimo.

Gli assenti dal podio non mancano di recriminare. McMahon, partito da favorito assoluto, paga due OB stroke nel corridoio ventoso della 10; McBeth, cinque volte campione major, appende il dischetto al cesto della 14 e vede svanire ogni chance di rimonta. Ma la fotografia di giornata è tutta nel sorriso largo di Buhr che stringe il disco dorato: a vent’anni è già campione olimpico, simbolo di una generazione che unisce potenza e maturità tattica in un mix letale destinato a segnare il futuro del disc golf.

MedagliaAtletaNazione
🥇 OroGannon Buhr🇺🇸 Stati Uniti
🥈 ArgentoCalvin Heimburg🇺🇸 Stati Uniti
🥉 BronzoSimon Lizotte🇩🇪 Germania

Calcio Balilla – Individuale Uomini

Giorno 3 – Calcio Balilla Individuale Uomini: Miguel Molina scrive la favola messicana, Collignon d’argento, Fadlallah sul podio
Sul parquet rovente dell’Indoor Foos Arena, il ventiduenne di Guadalajara piega uno dopo l’altro i mostri sacri europei e statunitensi e diventa il primo latinoamericano a conquistare l’oro olimpico nel singolo. L’eterno fuoriclasse belga Frédéric Collignon si ferma a un soffio, mentre lo spagnolo Roberto Fadlallah completa un podio che manda in frantumi i pronostici della vigilia.

La finale non poteva cominciare peggio per Miguel Molina: sotto 0-3 contro un Collignon che pareva guidare le aste col pilota automatico, il messicano ha chiesto time-out, è passato a un’impugnatura più alta sulla barra dei tre e ha iniziato a forzare il ritmo con improvvisi “wall-pass” di prima. La partita è cambiata volto in un lampo: quattro gol consecutivi, fra cui un “spray shot” centrale che ha scheggiato il palo interno, hanno ribaltato il tabellone e acceso la torcida azteca sugli spalti. Collignon, ferito nell’orgoglio, ha chiamato in causa tutta la sua leggendaria visione, ma un paio di rimpalli maligni e una parata reflex di Molina con il portiere rovesciato hanno scritto il 7-5 che vale l’oro.

Dietro di loro la sorpresa non è stata da meno: Roberto Fadlallah, partito addirittura dai quarti come outsider, ha eliminato il superfavorito Tony Spredeman al golden goal con un “snake” imprendibile, poi ha resistito al rientro furioso dell’italiano Luca Zeni nella finalina. Sul 4-4, lo spagnolo ha sfruttato un errore di sostituzione laterale di Zeni, soffiandogli la pallina dalla cinque e insaccando con un rovescio rapido sul primo palo: 5-4, bronzo e lacrime di gioia sotto la bandiera roja y gualda.

La grande assente del podio è proprio la scuola statunitense: Spredeman, impeccabile fino alle semifinali, ha pagato l’unica distrazione di giornata contro un Fadlallah in stato di grazia, dimostrando quanto labile possa essere l’equilibrio a questi livelli. Ma il messaggio più potente lo manda Molina: talento, coraggio e preparazione meticolosa allungano l’orizzonte competitivo del calcio balilla ben oltre l’asse USA-Europa. Da oggi la mappa del foosball mondiale ha un nuovo epicentro che parla spagnolo con accento messicano.

MedagliaAtletaNazione
🥇 OroMiguel Molina🇲🇽 Messico
🥈 ArgentoFrédéric Collignon🇧🇪 Belgio
🥉 BronzoRoberto Fadlallah🇪🇸 Spagna

Lawn Bowls – Coppie Miste

Giorno 3 – Lawn Bowls Coppie Miste: Foster-Glen sorprendono tutti, Brett-Rednall d’argento, l’Australia si consola con il bronzo
Il tandem scozzese, veterano nelle grandi rassegne ma dato solo quarto dai bookmaker, infila una serie di draw perfetti negli ultimi end e conquista un oro che mancava a Holyrood dal 2010. L’“all-star” inglese Brett-Rednall deve inchinarsi 14-13 dopo un finale thriller; Sherriff-Cottrell salvano il podio in rimonta sull’Irlanda.

La finale inizia come da copione: Nick Brett fa subito valere la potenza del suo drive, spazza due bocce scozzesi e issa l’Inghilterra sul 5-1 in tre end. Ma Paul Foster, camicia blu e sguardo di ghiaccio, cambia immediatamente registro: accorcia il jack, chiama Ceri Ann Glen a giocare colpi “touch” e incassa un three-count che riapre i giochi (5-4). Da lì la sfida si trasforma in una lezione di tattica mancina: Foster martella la corsia interna, Glen costruisce guardie che obbligano Katherine Rednall a traiettorie impossibili. Sul 11-11 all’undicesimo end, il colpo che diventa leggenda: Foster traila di millimetri il pallino verso sponda laterale, lasciando due bocce blu in testa. Brett prova il cannon, sfiora il jack ma non lo porta a casa. Il 14-13 conclusivo è racchiuso nell’abbraccio fra i due scozzesi che alzano la Saltire sotto gli occhi commossi del pubblico tartan.

Gli inglesi, favoriti numero uno della vigilia, pagano un solo errore di linea – quel drive finito mezzo dito largo – ma tanto basta a trasformare l’oro in argento. «Abbiamo perso un colpo, loro zero: onore a Paul e Ceri Ann», ammette sportivamente Brett, già proiettato alla prova a squadre di dopodomani.

La lotta per il bronzo è un’altra storia di sorpassi. L’Irlanda di Stef Branfield e Laura Cochrane conduce 9-6, ma Sherriff e Cottrell stringono le maglie: draw sul jack, drive chirurgico dell’australiano che pulisce la casa e un ultimo end gestito da manuale difensivo. Finisce 11-9 e i “Green & Gold” tornano sul podio dopo l’oro di ieri nell’individuale, certificando la profondità di un movimento che non vuole più lasciare la ribalta.

Tre bandiere, tre stili: la mano vellutata scozzese, la potenza analitica inglese e l’aggressività australasiana. Il Lawn Bowls Centre chiude così un’altra giornata di colpi di scena: domani spazio all’individuale femminile, dove le favorite sanno già che l’erba olimpica, quest’anno, non perdona alcuna distrazione.

MedagliaCoppiaNazione
🥇 OroPaul Foster & Ceri Ann Glen🏴󠁧󠁢󠁳󠁣󠁴󠁿 Scozia
🥈 ArgentoNick Brett & Katherine Rednall🏴󠁧󠁢󠁥󠁮󠁧󠁿 Inghilterra
🥉 BronzoAron Sherriff & Kelsey Cottrell🇦🇺 Australia

eSports – Rocket League Coppie Miste

Giorno 3 – Team Liquid ribalta i pronostici, Vitality d’argento, Ninjas in Pyjamas sul podio
In una Grand Final da batticuore l’organico nord-americano firma la rimonta del torneo, piegando 4-3 i campioni del mondo di Team Vitality con un overtime lunghissimo – 2’14’’ di pura apnea – e conquista il primo oro olimpico della storia di Rocket League. Gli svedesi Ninjas in Pyjamas, partiti da outsider, battono Gen.G nel “bronzino” e completano un podio decisamente inatteso.

Sei partite su sette erano già volate via come un lampo: Vitality avanti 3-2 nella serie, match-point in gara 6, quando il fenomeno europeo Alpha54 trova la doppia finta sul backboard che manda la palla sulla linea. Sembra finita, ma l’ultimo pixel del pallone resta fuori; dall’altra parte, un clear disperato di Chronic innesca la transizione decisiva e Daniel insacca l’1-1 a due secondi dalla sirena, trascinando tutti all’overtime. Da lì parte un assedio di boost-starve orchestrato da Atomic: Vitality non riesce più a decollare, e dopo 134 secondi di sofferenza un pinch a 120 km/h tra Daniel e il palo destro gonfia la rete francese e fa esplodere la panchina USA. Pareggio 3-3, si va alla “bella”.

La partita finale è un clinic difensivo: parate acrobatiche di Redosin, legni a ripetizione e un pubblico che rumoreggia a ogni 50-50. Il colpo che decide l’oro arriva al 3’27’’: fake kickoff di Team Liquid, palla arretrata su Atomic che la lancia a parabola verso l’angolo cieco; Daniel legge in anticipo il rimbalzo, flip-reset a centro area e tocco morbido in reverse che scavalca Fairy Peak. L’1-0 resiste fino alla sirena, consegnando la corona a una squadra che due mesi fa, nei Power Ranking mondiali, non figurava nemmeno in top-5.

La “finalina” per il bronzo è a sua volta un manifesto di coraggio: Ninjas in Pyjamas, formazione giovane costruita attorno al playmaker svedese Ivan “MrSnowy” Ljung, rimonta da 0-2 nella serie e vince 3-2 con un gol a otto decimi dalla fine: ceiling shot di Snowy, double-tap e festa giallo-blu. Gen.G, implacabili in Swiss Stage, pagano caro un blackout nel boost-management proprio nel momento decisivo.

Il verdetto di giornata ridisegna la mappa del competitivo: l’Europa resta faro tecnico, ma l’oro vola negli States e l’outsider svedese spunta un podio che promette scintille in vista della prossima stagione RLCS. Intanto, i tifosi archiviano una serata epica fatta di flip-reset, parate impossibili e cuori a mille: il futuro olimpico degli eSports non poteva avere esordio migliore.

MedagliaSquadraNazione
🥇 OroTeam Liquid🇺🇸 Stati Uniti
🥈 ArgentoTeam Vitality🇫🇷 Francia
🥉 BronzoNinjas in Pyjamas🇸🇪 Svezia

FootGolf – Individuale Donne

Giorno 3 – FootGolf Individuale Donne: Rebeka Režná conquista l’oro con un putt da antologia, Schaap d’argento, Levittas beffa tutte per il bronzo
Sul fairway ondulato del Lakeside Links la slovacca Režná firma il -12 che vale il titolo olimpico, sorpassando la connazionale Cermáková negli ultimi tre par-3. L’olandese Marit Schaap, straordinaria dal tee, chiude seconda a un solo colpo; la francese Sandy Levittas completa un podio inatteso con una rimonta tutta cuore e precisione.

La finale si decide alla buca 16, un temutissimo par-3 in discesa che scivola verso l’acqua. Lucia Cermáková – leader del ranking e in testa per buona parte del giro – manda il pallone mezzo metro lungo, trova il rough alto e deve accontentarsi di un bogey che le costa il margine di sicurezza. Rebeka Režná, invece, opta per un approccio più conservativo: interno destro del piede, rimbalzo dolce prima del green sintetico e palla che rotola fino a fermarsi a tre passi dalla buca. Il successivo putt di destro è un capolavoro di lettura del vento laterale e vale il birdie che la porta al comando.

Schaap non molla: alla 17 spinge un drive di 65 metri che atterra in pieno fairway e inchioda il birdie del -11, restando a una sola lunghezza. Ma Režná, perfetta nel controllo del ritmo, chiude i conti sull’ultimo par-5: secondo colpo teso che evita le trappole laterali, lay-up corto e putt centrale da sei metri che scatena l’urlo della piccola, ma rumorosissima, curva slovacca. Il -12 finale è il miglior score mai registrato su questo layout olimpico e le regala un oro meritatissimo.

Dietro, la lotta per il bronzo è un thriller a tre. Levittas, partita dal settimo posto al giro di boa, costruisce la sua rimonta con due eagle di pura geometria sulla 12 e sulla 15, sfruttando linee diagonali che nessun’altra osa tentare. Naoko Miura e Jen Broughall rispondono colpo su colpo, ma un piccolo infortunio alla caviglia sinistra costringe l’australiana a rallentare proprio sul green finale, mentre la giapponese sbaglia la lettura dell’ultimo pendio e scivola a -9. La francese chiude a -10 e mette al collo la prima medaglia olimpica della storia del footGolf transalpino.

Il risultato di giornata consacra la scuola slovacca – oro e quarto posto – ma dice anche che la geografia del footGolf femminile è in rapida evoluzione: Olanda e Francia bussano forte, il Giappone cresce e le big dovranno guardarsi alle spalle. Domani si torna in campo con la prova a squadre miste: se l’adrenalina resterà questa, ci aspettano altri 18 buchi da vivere col fiato sospeso.

MedagliaAtletaNazione
🥇 OroRebeka Režná🇸🇰 Slovacchia
🥈 ArgentoMarit Schaap🇳🇱 Paesi Bassi
🥉 BronzoSandy Levittas🇫🇷 Francia

Squash – Coppie Miste

Giorno 3 – Squash Coppie Miste: Lobban-Aitken firmano l’oro scozzese, l’Egitto d’argento con Abou El Einien-Araby, bronzo all’Australia di Lord-Turnbull
Nel cubo di vetro del Court One, Greg Lobban e Lisa Aitken trasformano un’intesa tattica perfetta in un trionfo che interrompe l’egemonia britannica-inglese e rilancia la tradizione scozzese nel doppio misto. L’outsider egiziana Rowan Araby, in coppia con Yousef Abou El Einien, sfiora l’impresa salendo sul secondo gradino del podio, mentre gli australiani Darryl Lord e Jessica Turnbull completano la sorpresa di giornata con un bronzo in rimonta.

Il match per l’oro parte in salita per la Scozia: gli egiziani, esplosivi sulle prime diagonali, volano 8-4 spingendo con la potenza di Abou El Einien sul lato destro. Lobban, veterano di mille battaglie PSA, chiama time-out e ridisegna il piano: servizio corto, front-court congestionato e Aitken pronta a intercettare ogni volée. La mossa funziona: parziale di 7-1, break sul 11-9 e vantaggio psicologico che pesa come piombo. Nel secondo game la coppia scozzese affonda il coltello; l’altissima percentuale di colpi “nick” di Aitken costringe Araby a rincorse estenuanti, mentre Lobban punisce ogni lascia-passare con drive profondi che non tornano mai oltre metacampo. Il 2-0 (11-9, 11-6) è fotografia di un mezzo capolavoro strategico: pochi errori gratuiti, tanta pazienza e l’abilità di soffocare l’avversario sullo “T”.

Alle loro spalle esplode la festa aussie. Darryl Lord e Jessica Turnbull, partiti da testa di serie numero 6, guadagnano il bronzo dopo aver annullato due match-ball ai favoriti inglesi Matthew-Watson in semifinale e aver gestito con sangue freddo il playoff contro Pilley-Lobban (11-8, 9-11, 11-7). Chiave della rimonta l’arma di Lord: un backhand cross-court che esce sempre qualche centimetro sopra il “tin” e che ha mandato in tilt la lettura difensiva avversaria.

Restano ai piedi del podio James Willstrop e Georgina Kennedy: gli “all-star” inglesi dominano i quarti, ma pagano un passaggio a vuoto nelle rotazioni di metà campo proprio contro gli scozzesi e salutano anzitempo la corsa all’oro. Segnale che nel misto la chimica conta almeno quanto la classifica individuale.

L’oro di Lobban-Aitken chiude così una giornata che ridefinisce le gerarchie del doppio: l’Egitto conferma la profondità del suo vivaio, l’Australia torna a medaglia otto anni dopo Glasgow 2014 e la Scozia riscrive il proprio palmarès olimpico. Domani il torneo a squadre promette un’altra dose di scintille nell’arena di vetro, ma intanto l’eco dei cornamusi può già risuonare nella notte di Tokyo.

MedagliaCoppiaNazione
🥇 OroGreg Lobban & Lisa Aitken🏴󠁧󠁢󠁳󠁣󠁴󠁿 Scozia
🥈 ArgentoYousef Abou El Einien & Rowan Araby🇪🇬 Egitto
🥉 BronzoDarryl Lord & Jessica Turnbull🇦🇺 Australia