Cronaca e risultati – Giorno 1

Cronaca e risultati del Giorno 1

Bowling – Individuale Uomini

Giorno 1 – Bowling Individuale Uomini: Dom Barrett ribalta i pronostici e conquista l’oro
Il britannico, outsider della vigilia, firma la prima grande sorpresa dei Giochi dominando una finale dall’intensità altissima. Jason Belmonte si deve accontentare dell’argento dopo un avvio folgorante; terzo lo statunitense E. J. Tackett, impeccabile nella volata per il bronzo.

Nel caldo pomeriggio della Bowling Arena, le corsie oliate in “long pattern” avevano annunciato una battaglia tattica fra stili opposti. Jason Belmonte ha subito fatto pesare la sua firma a due mani: quattro strike consecutivi in apertura, pubblico in visibilio e i bookmaker pronti a pagare poco più di un formalismo. Ma Dom Barrett, unico europeo in finale, non si è scomposto: ha letto l’eccessiva frizione a metà pista, ha arretrato il punto di rilascio e, frame dopo frame, ha trasformato la corsia in un corridoio privato di strike. Il sorpasso è arrivato all’ottavo, quando un raro 7-10 split di Belmonte ha spalancato la porta al britannico; da lì Barrett non ha più sbagliato, chiudendo con un 279 che vale oro.

Dietro ai due, E. J. Tackett ha giocato una gara di pura gestione. Partito in sordina, ha cambiato palla al sesto frame – passaggio dalla reattiva alla “hybrid” – neutralizzando l’angolo esterno che gli stava costando carry. Le quattro X finali gli hanno permesso di staccare la coppia Simonsen-Troup e di garantirsi un bronzo che peserà nella corsa al titolo di miglior bowler dell’anno. La prestazione di Barrett, invece, resterà negli annali come la prima vittoria europea in questa specialità dal lontano 2005: una lezione di lettura delle condizioni e sangue freddo nei momenti chiave.

MedagliaAtletaNazione
🥇 OroDom Barrett🇬🇧 Gran Bretagna
🥈 ArgentoJason Belmonte🇦🇺 Australia
🥉 BronzoE. J. Tackett🇺🇸 USA

Freccette – Individuale Uomini (501)

Giorno 1 – Freccette Individuale Uomini (501): Peter Wright morde l’oro con un finale da favola
Nella gara inaugurale il veterano scozzese piega la stellina Luke Littler dopo un testa-a-testa da brivido, mentre il belga Dimitri Van den Bergh strappa un bronzo in rimonta. Pubblico in delirio per una sfida ad altissimo quoziente di checkout e colpi di scena continui.

Il debutto olimpico del 501 maschile regala subito un copione da romanzo. Luke Littler, diciottenne prodigio inglese, parte con la stessa furia che gli ha fruttato il titolo mondiale: tre leg in fila sotto i dodici lanci, media di 108 e una freddezza che non tradisce l’età. Ma Peter “Snakebite” Wright, in completo sgargiante e cresta arcobaleno, resta in scia grazie a due 140 secchi sul doppio 20, vero marchio di fabbrica nei momenti di massima pressione. Il set-clou arriva sul 5-5: Littler manca di millimetri il doppio 18 per un 156 di chiusura, Wright ringrazia con un 121 in tre freccette – triplo 20, triplo 11, doppio 14 – che spacca l’equilibrio e infiamma la tribuna scozzese.

Da lì il match svolta: l’inerzia passa al veterano, capace di concedere appena una freccia di chiusura all’avversario nei due set conclusivi. Littler lotta, piazza un 180 che scuote la sala, ma accusa la stanchezza e abbassa la media a 96 proprio sul rettilineo: troppo poco contro un Wright che viaggia a 103 e chiude 7-5 con un chirurgico doppio 8. La favola dell’outsider però non finisce: Dimitri Van den Bergh, in precedenza retrocesso al tabellone dei ripescaggi, trascina il pubblico con i suoi passi di danza e firma l’ennesimo colpo di teatro. Sotto 3-1 con Michael van Gerwen, piazza due checkout da 170 e un 164 consecutivi – record olimpico – ribaltando il derby del Benelux e blindando un bronzo che vale come un oro per il Belgio.

Il podio consacra dunque la tradizione scozzese e celebra la “nuova scuola” inglese, ma soprattutto inaugura il torneo con un mix di talento puro, personalità e nervi d’acciaio. Se il buongiorno si vede dal mattino, queste freccette promettono scintille per il resto dei Giochi.

MedagliaAtletaNazione
🥇 OroPeter Wright🏴󠁧󠁢󠁳󠁣󠁴󠁿 Scozia
🥈 ArgentoLuke Littler🏴󠁧󠁢󠁥󠁮󠁧󠁿 Inghilterra
🥉 BronzoDimitri Van den Bergh🇧🇪 Belgio

Biliardo – Pool 8-Ball Individuale Uomini

Giorno 1 – Pool 8-Ball Individuale Uomini: Fedor Gorst domina e si prende l’oro, Van Boening d’argento, Shaw di bronzo
Il fuoriclasse russo conferma i pronostici con un 7-5 da manuale su Shane Van Boening, chiudendo la finale senza mai cedere il controllo del tavolo. Jayson Shaw completa il podio dopo una rimonta spettacolare nel match di consolazione.

All’Arena Biliardo il pubblico assiste a una lezione di geometria applicata: Fedor Gorst, numero 1 del ranking Matchroom 2024, apre la partita con due break-and-run consecutivi, disegnando traiettorie chirurgiche che lasciano Van Boening a guardare. Lo statunitense, veterano della disciplina, reagisce passando a una stecca con taper più pronunciato per guadagnare grip negli stop-shots; risale fino al 3-3 grazie a un kick-safety che costringe Gorst al fall-shot. È l’unica vera crepa nel muro russo: Gorst risponde infilando una serie da tre rack in fila, impreziosita da un massé millimetrico sulla sei per mantenere posizione sulla otto.

Sul 6-3 la finale sembra chiusa, ma Van Boening pesca la sua spaccata migliore, fa 6-4 e poi accorcia 6-5 approfittando di un raro mis-cue di Gorst sulla quattro. Il momentum dura poco: nell’undicesimo rack la palla 1 resta incollata alla sponda corta, Gorst s’inventa un bank cross-side da highlights, rompe la difesa avversaria e pulisce il tavolo in meno di sessanta secondi. Il 7-5 conclusivo certifica la sua prima corona olimpica e il primato tecnico di una generazione che ha già cambiato il volto dell’8-ball mondiale.

La sfida per il bronzo è puro spettacolo britannico: Jayson Shaw, sotto 5-2 con Joshua Filler, ribalta l’inerzia con un break-and-run, un jump-shot spettacolare sulla sette e un tre sponde mozzafiato che gli valgono il 6-6. Nel rack decisivo il “Tartan Terror” non trema: spaccata, combo sull’otto e chiusura perfetta che manda in visibilio la curva scozzese. Il suo terzo posto certifica l’enorme profondità tecnica di un tabellone che promette scintille nei prossimi giorni di gara.

MedagliaAtletaNazione
🥇 OroFedor Gorst🇷🇺 Russia
🥈 ArgentoShane Van Boening🇺🇸 USA
🥉 BronzoJayson Shaw🇬🇧 Gran Bretagna

Scacchi – Rapid Individuale Donne

Giorno 1 – Rapid Individuale Donne: Nurgyul Salimova sorprende il mondo e porta la Bulgaria sull’Olimpo degli scacchi
La ventiduenne bulgara firma l’impresa battendo in volata Ju Wenjun e Koneru Humpy al termine di una maratona rapid giocata tutta sul filo dei nervi. La favorita Anastasia Bodnaruk crolla all’ultimo turno, mentre la campionessa del mondo cinese si deve accontentare dell’argento dopo un infuocato spareggio Armageddon.

Il debutto olimpico del rapid femminile regala subito un copione da antologia. Nurgyul Salimova, partita con il settimo Elo del lotto, prende il comando già nella terza partita piegando Kateryna Lagno con un brillante sacrificio di qualità in Siciliana Taimanov: l’alfiere in g6 che inchioda la torre avversaria resterà la cartolina del giorno. Da lì in avanti la bulgara gioca con leggerezza e velocità, scegliendo aperture flessibili – spesso un’inglese c3 o un’Alapin anti-Siciliana – che le permettono di evitare le linee teoriche preparate dalle favorite.

Il momento-chiave arriva al penultimo turno contro Ju Wenjun: Salimova, con i pezzi neri, entra in un finale di torri con pedone passato “a” che sembra insufficiente; ma inizia a spingere a tempo, costringe la cinese a spendere gli ultimi secondi e, su un’imprecisione di re, converte al 57° movimento. Con quell’affondo aggancia la vetta solitaria a 7½/9, ipotecando il titolo.

L’ultimo round è puro dramma. Ju travolge Valentina Gunina in 22 mosse di Grünfeld e costringe Salimova a non perdere con Humpy per evitare lo spareggio a tre. La bulgara soffre: entra in un Middlegame complicato di Catalana, sacrifica il c7 per attività e, mentre l’orologio scivola sotto i dieci secondi, trova l’unica sequenza perpetua che le consegna il mezzo punto decisivo. Serve comunque l’Armageddon per l’argento: Ju vince il sorteggio, prende il nero e tiene il pari contro Humpy dopo aver rifiutato un perpetuo e rischiato di cadere in un matto di cavallo.

L’albo d’oro inaugura così un’inedita regina: Salimova diventa la prima bulgara a trionfare in una specialità olimpica degli scacchi, sfatando il pronostico che voleva la russa Bodnaruk e la coppia sino-indiana a contendersi il titolo. Nel sorriso emozionato con cui solleva il trofeo c’è la promessa di una nuova generazione capace di mescolare preparazione teorica e coraggio tattico, il mix che ha stregato la sala stampa e consacrato un pomeriggio da ricordare.

MedagliaAtletaNazione
🥇 OroNurgyul Salimova🇧🇬 Bulgaria
🥈 ArgentoJu Wenjun🇨🇳 Cina
🥉 BronzoKoneru Humpy🇮🇳 India