Gli Esperti

Chi sono i tre Maestri che guidano l’Angolo degli Esperti.

Mastro Empatico

Mastro Empatico

“Ha vinto tutto, oppure no.”

Allenatore di club e nazionali, curriculum pieno di trofei e medaglie. Peccato che nessuno lo ricordi mai: le coppe le ha alzate in tutto il mondo, ma in un’epoca dimenticata. La stampa non lo riconosce mai davvero.

La sua vera forza è entrare in contatto con le sue atlete: inspiegabilmente si commuovono appena lo vedono. In panchina è buon segno quando resta seduto quasi annoiato: significa che ha previsto tutto.

  • Punti forti: farsi amare da giocatrici e staff, sensibilità tattica, time-out chirurgici.
  • Debolezze: in sala stampa non lo fanno entrare neanche col pass.

Mantra: “Se non vi ricordate di me, vuol dire che ho lavorato bene.”

Mastro Saccente

Mastro Saccente

“Il gigante silenzioso che sa sempre cosa fare.”

Un po’ come Rubeus Hagrid: all’apparenza figura di contorno, sempre defilato; in realtà è la memoria storica che tiene insieme tutto. Parla poco, ascolta molto, e quando si esprime lo fa con calma paterna e precisione chirurgica.

Conosce i segreti delle promozioni, dei playoff, dei salti di categoria come fossero fiabe della buonanotte. Sa leggere le partite al rallentatore e far sembrare semplici anche i dettagli più complessi.

  • Punti forti: saggezza pratica, conoscenza enciclopedica, strategie di promozione, lucidità analitica.
  • Debolezze: non cerca i riflettori: spesso viene sottovalutato finché non è troppo tardi.

Mantra: “La saggezza è come il volley: serve solo se sai passarla agli altri.”

Mastro Pep

Mastro Pep

“Dalla terra dove il volley è nato: chi più di lui può insegnarlo?”

Viene dal Paese che ha inventato la pallavolo: per lui il volley non è solo uno sport, è cultura, è aria di casa. Dice che non servono i soldi: bastano l’aria e la passione. E intanto costruisce magie con budget inesistenti.

Specialista nel far crescere squadre dal nulla, trasforma un pugno di sassi in un mosaico che gioca come il Subbuteo: ogni pedina al posto giusto, ogni movimento sincronizzato.

  • Punti forti: creare dal nulla, filosofia chiara, valorizzazione dei giovani, identità di gioco.
  • Debolezze: pretende che anche i miracoli diventino routine.

Mantra: “Il volley non si compra: si respira.”